Ampliare proroga concessione per sostenere tutti gli impianti chiusi per Covid
Tra il 2020 e il 2021 a causa della pandemia società e associazioni sportive hanno dovuto sospendere le proprie attività per periodi che complessivamente hanno superato le 340 giornate.
Per questa ragione nel Decreto che abbiamo votato oggi la norma sulle concessioni degli impianti sportivi ubicati sui terreni demaniali o comunali ha prorogato al 31 dicembre 2024 quelle in attesa di rinnovo o scadute ovvero in scadenza entro il 31 dicembre 2022 per le associazioni sportive dilettantistiche senza scopo di lucro.
In questo modo però sono esclusi dagli effetti positivi tutte quelle realtà sportive, anche loro penalizzate da pandemia e aumento dei costi energetici, le cui concessioni scadono nei primi mesi o nel corso del 2023. Due anni in più per chi va in scadenza il 31 dicembre 2022, nemmeno un giorno per chi invece va il 1 gennaio 2023.
Per questo ho chiesto con un Ordine del Giorno votato oggi in Aula che nel prossimo primo provvedimento utile vengano estesi i benefici della proroga anche alle società e associazioni sportive la cui concessione risulti in attesa, scaduta ovvero in scadenza entro il 31 dicembre 2023 e prevedere l'estensione dei benefici in favore degli impianti degli enti di promozione sportiva e delle federazioni sportive nazionali, anche nel settore paralimpico, in modo da mettere tutto lo sport italiano nelle condizioni di spalmare in un periodo più ampio i minori incassi e gli indebitamenti accumulati in mesi e mesi di chiusure dovute al Covid 19.
Un impegno concreto per sostenere tutte le realtà sportive che operano ogni giorno nei nostri territori.
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