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Sant'Anna di Stazzema, ricorre il 79° anniversario dell'eccidio nazifascista

Proprio qui, nel piazzale davanti alla chiesa, settantanove anni fa, giacevano i corpi ammassati uno sopra l’altro di bambini, anziani, donne e uomini straziati dai colpi delle mitragliatrici dei nazisti, prima di essere dati alle fiamme.


Era il 12 agosto 1944.


Il giorno in cui le truppe tedesche, con la complicità dei fascisti, irruppero nel piccolo borgo di Sant’Anna e nelle altre frazioni di Stazzema per dare inizio alla distruzione e allo sterminio della popolazione civile; persone della comunità ma anche sfollati che si erano rifugiati in quella zona per sfuggire alla guerra.


In poco più di tre ore morirono 560 persone, tra cui tanti bambini. Anna Pardini, la vittima più giovane, infatti, aveva solo venti giorni di vita.


Oggi, anniversario dell’eccidio di Sant’Anna di Stazzema, uno dei più grandi orrori della violenza nazifascista nel nostro Paese, teniamo viva la memoria delle vittime affinché il loro sacrificio non sia mai dimenticato e atrocità simili non accadano mai più.



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