Voto ai fuorisede già dai prossimi referendum: presentate due proposte di legge in Parlamento
Perché nel 2025 continuare a negare il diritto di voto a 5 milioni di persone?
La prima possibilità del voto per i fuorisede alle ultime europee è stato uno storico primo passo ma il Governo ha sbagliato nel modo in cui l’ha organizzato: procedure complicate, tempi stretti e platea ristretta ai soli studenti.
Una sperimentazione lontana anni luce dall'originaria proposta che insieme a Marianna Madia e tanti altri parlamentari avevamo presentato a inzio legislatura: proposta che la maggioranza ha trasformato in una delega in bianco al Governo e che, tuttora, sta tenendo colpevolmente bloccata in Senato.
Ora però non possiamo più ignorare tutte quelle persone che rinunciano a votare perché non possono permettersi di affrontare viaggi lunghi e costosi.
Come Partito Democratico, non vogliamo rassegnarci e non ci stiamo.
Per questo abbiamo ripresentato in Parlamento due nuove proposte di legge, alla Camera e al Senato, a prima firma Marianna Madia e Marco Meloni, sostenute dal Comitato “Voto dove vivo” e da oltre trenta associazioni, per garantire il diritto di voto, nei prossimi referendum, a tutte le persone che vivono in un comune diverso da quello di residenza per motivi di studio, lavoro o cura.
Un ulteriore passo verso una riforma strutturale del voto fuorisede.
Oggi, più che mai, è fondamentale che tutte e tutti possano esercitare il proprio diritto di voto, per contrastare l’astensionismo e costruire insieme il futuro che verrà.
Per vedere il mio intervento a Filo Diretto su Rai Parlamento con Karen Sarlo ➡️ https://youtu.be/pI8QF2Lv-Wk?si=i1wazS640KCFm-vP

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